Un animale davvero “curioso” …..
Il termine scientifico ” Ornithorhynchus anatinus” è composto da due parole greche: ornis-ornithos, che significa “uccello”, e rynchos, che significa “muso”. Mentre il secondo termine del nome scientifico di tale specie deriva dal termine latino: anas-atis, ovvero anatra.
L’ornitorinco è un piccolo mammifero semi-acquatico endemico* della parte orientale dell’Australia. È una delle sei specie, ancora non estinte, che compongono l’ordine dei monotremi*.
L’ornitorinco è un animale notturno e semi-acquatico, abita in
piccoli corsi d’acqua e fiumi. Per quanto riguarda il suo habitat questo
mammifero e’ presente nelle fredde regioni montuose della Tasmania e
delle Alpi australiane, nellle foreste pluviali tropicali delle coste
del Queensland a nord, fino ad arrivare alla base della penisola di Capo
York. Pare che si sia estinto nel sud dell’Australia (tranne che
sull’isola dei Canguri) e che non si trovi più nella parte principale
del bacino del Murray-Darling, forse a causa dell’esteso disboscamento
che ha provocato un declino della qualità dell’acqua.
Altra caratteristica particolare dell’ornitorinco riguarda la sua
fisiologia che è unica. Il ritmo del metabolismo è molto basso rispetto
agli altri mammiferi, con una temperatura corporea media di 32 °C al
posto dei 38 °C tipici dei mammiferi placentati.
Il suo corpo e la larga coda piatta sono coperti da una pelliccia di
colore marrone. Ha inoltre piedi palmati e un largo muso (duro come la
gomma) e queste particolarità ricordano più un’anatra di qualsiasi altro
mammifero conosciuto.
L’ornitorinco può pesare da meno di un chilo a più di due chili e
raggiunge una lunghezza che va da 30 a 40 centimetri, mentre la coda
può misurare da 10 a 15 cm. Vi è una notevole variazione nelle
dimensioni medie da una regione all’altra, ma ancora non si conoscono le
ragioni di tale variazione che non sembra seguire nessuna regola
climatica.
Questo animale si muove come un rettile, con zampe poste ai lati del
corpo anzichè sotto di esso. E’ un ottimo nuotatore e trascorre molto
tempo in acqua.
E’ un mammifero carnivoro, si ciba di vermi, larve di insetti e
gamberi d’acqua dolce che riesce a trovare scavando nel letto del fiume
con il muso oppure che cattura nuotando, e a volte, quando capita, anche
piccoli mammiferi. Tenendo gli occhi chiusi quando nuota, il becco
molto sensibile gli permette di cacciare il cibo senza dover usare la
vista. Altra particolarità che lo contraddistingue riguarda il fatto che
possiede un senso di elettrolocazione ossia attraverso tale senso
riesce a localizzare la sua preda, in parte rilevando la sua elettricità
corporea. La sua elettrolocazione è la più sensibile tra i mammiferi.
Attenzione al veleno: chi lo avrebbe mai detto?
Il maschio dell’ornitorinco presenta uno sperone cavo, su ognuna
delle zampe posteriori, che viene utilizzato per iniettare un veleno
come “arma” di difesa contro i predatori o nei combattimenti per il
territorio.
Sembra che il veleno possa avere effetti che non siano mortali ma
che tuttavia possano menomare gravemente la vittima. Ed inoltre pare che
non sia ancora stato scoperto un antidoto per questo tipo di veleno.
Nell’uomo il veleno dell’ornitorinco non è letale ma potrebbe esserlo
per i cani e i piccoli animali domestici. Tale veleno causa negli
uomini un dolore forte ed immediato e dopo essere stati colpiti, attorno
alla ferita, si sviluppa un edema. Sono state raccolte diverse
informazioni circa gli effetti, da anamnesi e aneddoti, secondo i quali
il veleno causerebbe un dolore che si sviluppa in una perdurante
iperalgesia che dura giorni o anche mesi.
Gli aborigeni australiani raccontano la leggenda secondo la quale l’ornitorinco sarebbe
il “frutto” di un singolare incrocio, avvenuto molto tempo fa, tra
un’anatra solitaria e un topo d’acqua che la rapì. La leggenda spiega
che, dopo la violenza subita, l’anatra partorì due cuccioli palmati ma
con quattro zampe, con il becco e la pelliccia.
Anche a livello cinematografico questo curioso animale viene citato
nella parte iniziale del film “Dogma” come prova del senso dell’umorismo
di Dio.
Note:
- endemico: in zoologia e botanica, è riferito a specie diffuse in modo esclusivo in un territorio circoscritto;
- monotremi: i Monotremi sono un ordine che
comprende i mammiferi più primitivi, ma al contempo altamente
specializzati. Nell’immaginario collettivo essi vengono considerati,
erroneamente, come anello di congiunzione fra mammiferi e rettili od
uccelli. Tali animali sono ovipari, infatti il loro sistema di
riproduzione è simile a quello di rettili e uccelli: depongono uova,
invece di dare alla luce dei piccoli e le uova possono essere incubate
in un nido, come nel caso dell’ornitorinco. Inoltre una particolarità
che li contraddistingue riguarda le ghiandole mammarie dei monotremi,
che non sono organizzate in vere mammelle, ma sboccano direttamente in
campi ghiandolari.
Nessun commento:
Posta un commento