venerdì 27 luglio 2012

Una specie di Cubomedusa: la Carjbdea

La Carybdea marsupialis appartiene alla stessa classe delle letali vespe di mare australiane, ma a differenza di queste ultime, infligge punture dolorose i cui effetti dovrebbero passare presto senza lasciare segni importanti.
Questo tipo di medusa è costituita da un’ombrella all’incirca cubica e trasparente che può misurare fino a 3 cm e da quattro tentacoli, lunghi il doppio del corpo,trasparenti con anelli rossi.
Esiste poi la Pelagia noctiluca nel Tirreno e in particolare nel Mar Ligure Costituita da un ombrello marrone-rosato o rosa-violetta di circa 10 centimetri di diametro, traslucido e da 16 lobi da cui  partono 8 lunghi tentacoli retrattili, molto urticanti e semi-trasparenti, che possono raggiungere la lunghezza di 10 metri.
Altra particolarità della Pelagia è la sua bioluminescenza, da qui denominata noctiluca, per la luce che emette di colore verde, di cui è dotata.
Ma non dimentichiamo la Cotylorhiza che può raggiungere i 30 cm di diametro. Questo  esemplare è caratterizzato da un ombrello a forma di disco frastagliato sul margine, di colore giallo. Presenta dei tentacoli corti e molto numerosi che terminano con un bottone apicale con un colore tendente dal blu al viola.
Pare che sia molto comune nel Mar Adriatico nel periodo da ottobre a maggio e che non sia urticante a differenza della Pelagia.

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