La Carybdea marsupialis appartiene alla
stessa classe delle letali vespe di mare australiane, ma a differenza di
queste ultime, infligge punture dolorose i cui effetti dovrebbero
passare presto senza lasciare segni importanti.
Questo tipo di medusa è costituita da un’ombrella all’incirca cubica e
trasparente che può misurare fino a 3 cm e da quattro tentacoli, lunghi
il doppio del corpo,trasparenti con anelli rossi.
Esiste poi la Pelagia noctiluca nel Tirreno e in
particolare nel Mar Ligure Costituita da un ombrello marrone-rosato o
rosa-violetta di circa 10 centimetri di diametro, traslucido e da 16
lobi da cui partono 8 lunghi tentacoli retrattili, molto urticanti e
semi-trasparenti, che possono raggiungere la lunghezza di 10 metri.
Altra particolarità della Pelagia è la sua bioluminescenza, da qui
denominata noctiluca, per la luce che emette di colore verde, di cui è
dotata.
Ma non dimentichiamo la Cotylorhiza che può raggiungere i 30 cm di
diametro. Questo esemplare è caratterizzato da un ombrello a forma di
disco frastagliato sul margine, di colore giallo. Presenta dei tentacoli
corti e molto numerosi che terminano con un bottone apicale con un
colore tendente dal blu al viola.
Pare che sia molto comune nel Mar Adriatico nel periodo da ottobre a maggio e che non sia urticante a differenza della Pelagia.
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